HUMAN BRAINS

Si è concluso lo scorso 7 ottobre a Milano in Fondazione Prada il primo triennio di attività di “Human Brains” promosso dalla Fondazione Prada nell’ambito delle neuroscienze che ha avuto come obiettivo quello di portare all’attenzione comune l’importanza che riveste il cervello umano nell’ambito della scienza.

Il programma “Human Brains” si è articolato in una serie di dibattiti e convegni come Culture and Consciousness e Conversations che hanno visto coinvolti tantissimi ricercatori, filosofi, neurofisiologi sui diversi aspetti del cervello e in particolare sul rapporto mente–cervello.

Lo stesso programma si è poi arricchito di una mostra avvenuta a Venezia in occasione della biennale d’arte: “Human Brains: it begins with an idea che aveva l’obiettivo specifico di avvicinare il pubblico ai segreti del cervello dalla preistoria ai giorni nostri. La mostra si conclusa alla fine dello scorso mese di novembre con un grande successo internazionale

L’ultima attività connessa al programma “Human Brains” è costituita dalla combinazione di una mostra scientifica e di un convegno: la prima si è aperta nei primi giorni di settembre e si è chiusa nei primi gg di ottobre e ha avuto come obiettivo il viaggio immaginario che va dall’individuazione dei bersagli terapeutici basati sullo studio dei meccanismi patofisiologici delle malattie neurodegenerative, fino alla disponibilità della pillola per curarli.

Il secondo si è tenuto il giorno 6 e 7 di ottobre in Fondazione Prada a Milano; quest’ultima attività, denominata “Preserving the brain” ha invece diretto la sua attenzione sul problema della minaccia all’integrità di questo prezioso organo – il cervello appunto- portata dalle malattie neurodegenerative.

Il Convegno “Preserving the Brain” è stato organizzato in collaborazione con 13 istituti di ricerca ed Università tra le più prestigiose al mondo, quali il Brain Institute di Parigi, il King’s College di Londra, l’Università Yale, l’Università di Harvard e TianJin Medical University in Cina.

Ognuno dei 13 istituti di ricerca si è accollato il compito di illustrare uno dei passaggi di questo viaggio attraverso la documentazione di relative attività di ricerca in corso presso i propri laboratori.

Il Convegno, che ha voluto essere un momento di intenso dibattito sui principali aspetti delle malattie neurodegenerative – malattia di Alzheimer, malattia di Parkinson, sclerosi laterale amiotrofica, sclerosi multipla – ha avuto come protagonisti non solo una settantina di ricercatori e clinici ma anche i rappresentanti delle associazioni dei pazienti, delle case farmaceutiche e biotecnologiche, degli enti regolatori e governativi.

È purtroppo caratteristica comune a tutte queste malattie l’assenza di una cura, anche se poi alcune di esse, come la Sclerosi Multipla, hanno importanti terapie in grado di modificare positivamente il decorso della malattia.

La maggior parte delle malattie neurodegenerative è caratterizzata da una combinazione di fattori genetici e ambientali (questi ultimi in parte comuni alle diverse patologie) eppure comuni sono alcuni meccanismi molecolari ed in particolare il ruolo del sistema immunitario verso il quale si sono particolarmente indirizzati alcuni recenti tentativi terapeutici.

Il Convegno ha quindi aperto un forum che continuerà nel tempo con l’obiettivo di contribuire ad accelerare la ricerca in questo settore così importante data la grande rilevanza epidemiologica di queste malattie.

Il dibattito relativo alla Sclerosi Multipla si è particolarmente concentrato sulla fase progressiva di malattia; si è discusso sulle novità in ambito terapeutico e i potenziali sviluppi futuri.

Al termine una tavola rotonda ha definito le priorità dell’agenda per le malattie neurodegenerative che sono riassunte nella tabella 1.

Human Brains è un’iniziativa fortemente voluta dalla signora Miuccia Prada, che ha voluto estendere l’interesse della fondazione Prada – attiva nell’ambito dell’arte – anche all’ambito scientifico e che a tal fine si è avvalsa del comitato scientifico – Tabella 2 – che ho avuto l’onore di coordinare.

Prof. Giancarlo Comi

Direttore Centro SM Casa di Cura Privata del Policlinico

Direttore Scientifico Ospedale di Gallarate

Table 1. Agenda for future actions (agreed priorities)
Assessment of social burden and costs of no treatment
Shared agenda among stakeholders
Collaboration across scientific sectors and across countries
Cross fertilization across diseases
Attract new generation of scientists
Infrastructures to facilitate access to research
Engagement of patients (science with and of patients imputs)
Professional medical centres
Effects of ageing
Gene environment interactions (more computational power)
Central role of microglia
Primary prevention (physical exercise, diet, sleep, smoking/pollution)
Focus of prodrome phase
Digital medicine
Development and validation of biomarkers, new clinical trial designs
Rehabilitation, brain plasticity

 

Table 2 – Comitato Scientifico
Jubin Abutalebi
Massimo Cacciari
Giancarlo Comi
Viviana Kasam
Udo Kittelmann
Letizia Leocani
Andrea Moro
Daniela Perani
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26 novembre 2024

Con grande dolore comunichiamo la scomparsa del nostro Vicepresidente, il Prof. Giancarlo Comi, un innovatore nel campo della ricerca e nel trattamento della Sclerosi Multipla che ha dedicato la sua vita alla cura e al supporto dei pazienti affetti da questa malattia.


Il Professor Giancarlo Comi si è dedicato con grande impegno a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla Sclerosi Multipla, sostenendo la ricerca per consentire alla comunità scientifica di trovare le risposte che ancora mancano, al fine di porre un termine a questa insidiosa malattia.

La centralità del paziente è un principio fondamentale per cui il Prof. Giancarlo Comi si è sempre battuto e che sottolinea quanto sia importante porre la persona al centro del processo diagnostico e terapeutico: ogni individuo ha una storia, un suo contesto e delle necessità uniche che richiedono un approccio empatico e specifico dedicato. Questo tipo di esperienza ha amplificato la comprensione dell'interazione tra innovazione scientifica e benessere delle persone, creando un legame profondo tra teoria e pratica.
Accompagnare il Professore in questo percorso ci ha offerto l'opportunità di comprendere il suo modo di apprezzare la scienza e l’amore che dedicava ogni giorno ai suoi pazienti.
Questa esperienza ci ha arricchiti non solo professionalmente, ma anche umanamente.
La sua passione, le sue competenze e il suo spirito di solidarietà rimarranno per sempre nel cuore di tutti noi che abbiamo avuto il privilegio di lavorare con lui. Sarà sempre un punto di riferimento per chi affronta la Sclerosi Multipla.
Nonostante la sua scomparsa abbia lasciato un vuoto profondo, ACeSM Onlus proseguirà con determinazione nella realizzazione degli obiettivi che gli erano più cari. L'associazione continuerà a promuovere la curiosità e la passione per la conoscenza che ci ha saputo trasmettere, impegnandosi a favore di iniziative culturali, educative e sociali per migliorare la qualità di vita delle persone affette da Sclerosi Multipla.
Ogni passo che faremo sarà un omaggio alla sua memoria, per portare avanti il suo impegno verso la crescita e lo sviluppo delle persone e delle comunità.

ACeSM Onlus
Il Presidente
il Consiglio Direttivo
La Segreteria