MOBILISE-D

Il cammino, ovvero la mobilità, è un indicatore importante della nostra salute: studi scientifici hanno dimostrato che, nell’anziano sano, una deambulazione lenta è associata a maggiore probabilità di sviluppare malattie, declino cognitivo, demenza e rischio di caduta. Con l’invecchiamento della popolazione, si prevede che il numero di persone che affrontano problemi di mobilità aumenterà. Tuttavia, valutare con precisione la mobilità delle persone, soprattutto nel mondo reale della vita quotidiana, è tutt’altro che facile.

Mobilise-D è uno studio di grandi dimensioni, finanziato da fondi europei pubblici e privati, nell’ambito del quale verrà sviluppato un sistema completo per monitorare e valutare l’andatura delle persone basato su tecnologie digitali, che prevedono l’utilizzo di un sensore non invasivo, applicato alla regione lombare con una fascia elastica o con del semplice nastro adesivo. Il progetto si concentra su condizioni che spesso influenzano la mobilità, vale a dire la broncopneumopatia cronica ostruttiva, il morbo di Parkinson, la Sclerosi Multipla, il recupero della frattura dell’anca e l’insufficienza cardiaca congestizia. Questi gruppi di pazienti coprono una gamma di velocità di deambulazione, problemi di mobilità e potenziali eventi a cui teniamo, come il miglioramento o il peggioramento della funzione o le cadute. Questi gruppi di pazienti saranno seguiti in 12 diversi siti in tutta Europa, garantendo una buona rappresentazione geografica e coprendo una rappresentazione diversificata dell’organizzazione sanitaria, come l’assistenza in regime di ricovero rispetto a quello ambulatoriale, nonché servizi sanitari pubblici rispetto a quelli privati.

I risultati di Mobilise-D contribuiranno a migliorare la valutazione accurata della mobilità nella vita quotidiana negli studi clinici e nel trattamento dei pazienti, favorendo così a un’assistenza migliore e più personalizzata.

Nella Sclerosi Multipla, le alterazioni del cammino possono essere dovute a lesioni che colpiscono le vie motorie per gli arti inferiori, e pertanto non si associano necessariamente ad altri problemi di salute presenti né futuri. Tuttavia, anche nella Sclerosi Multipla le alterazioni del cammino possono predisporre a un aumentato rischio di caduta, o alla semplice paura di cadere con conseguenti limitazioni circa l’indipendenza nella vita quotidiana: per paura di cadere si tende a camminare il meno possibile, con la conseguente perdita di allenamento e un ulteriore peggioramento del cammino in un circolo vizioso. Mobilise-D si propone di elaborare delle misure basate sulla sensoristica non invasiva che consentano in futuro di prevedere con largo anticipo un aumentato rischio di caduta, in modo da consentire di preallertare la persona ad aumentare le cautele o a sottoporsi a una rivalutazione neurologica accurata per i provvedimenti necessari. Lo studio ha reclutato 601 persone con Sclerosi Multipla in Italia, Germania e Regno Unito. In particolare, i centri italiani attivati sono presso la Casa di Cura Privata del Policlinico a Milano, il Centro Sclerosi Multipla di Gallarate e il Centro di Riabilitazione della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla a Genova. Oltre a indossare un sensore di movimento per una settimana continuativa ogni sei mesi, i partecipanti si sottopongono a visite accurate semestrali, comprendenti test visuomotori e cognitivi, e questionari sulla qualità di vita, su eventuali sintomi e sul tono dell’umore. Al termine dello studio, inoltre, verrà chiesto ai partecipanti di esprimere la loro opinione sull’uso dei sensori per la misurazione della mobilità, e sull’importanza data alla mobilità stessa.

Mobilise-D ha inoltre organizzato gruppi di discussione ai quali possono partecipare tutti i pazienti interessati alle diverse condizioni oggetto di studio (per maggiori informazioni: https://www.mobilise-d.eu/).

 

Prof Letizia Leocani,

Neurologa, Team Mobilise-D Milano

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