Il 22 gennaio scorso l’ente statunitense per la regolamentazione nell’utilizzo dei farmaci (Food & Drug Administration – FDA), ha approvato l’utilizzo della fampridina a rilascio prolungato (rinominata dalfampridina) per il trattamento della disabilità motoria nei pazienti affetti da Sclerosi Multipla.
La dalfampridina è una molecola che agisce bloccando i canali del potassio delle membrane neuronali aumentandone la capacità di trasmissione e rendendo così più “facilitata” la trasmissione dell’impulso nervoso.
Con questo razionale, la molecola è stata testata per incrementare l’autonomia motoria di pazienti con sclerosi multipla nelle diverse espressioni cliniche della malattia: Relapsing Remitting, Secondariamente e Primariamente Progressiva.
Gli studi condotti hanno effettivamente mostrato un certo miglioramento dell’autonomia motoria espresso come miglioramento della velocità del cammino nei pazienti che hanno ricveuto la dalfampridina (al dosaggio orale di 10 mg per due volte al giorno) a confronto con coloro che avevano assunto il placebo. I più comuni eventi avversi riportati negli studi clinici sono stati infezioni del tratto urinario, insonnia, vertigini, cefalea, nausea, debolezza, mal di schiena, disturbi dell’equilibrio, gonfiore del naso o della gola, stitichezza, diarrea, mal di gola e bruciore, formicolio o prurito della pelle. La nota di approvazione della FDA, raccomanda inoltre ceh la dalfampridina “non deve essere usata nei pazienti con malattia renale moderata o grave. In questi pazienti, l’utilizzo di questo farmaco ha facilitato l’insorgenza di crisi convulsive.”
L’autorizzazione all’utilizzo della dalfampridina (negli Stati uniti sarà disponibile da marzo 2010) corona gli sforzi fatti per utilizzare una molecola che, a differenza dei trattamenti attuali che agiscono sul tasso di recidive della malattia, agisce sulla disabilità motoria che è uno dei sintomi maggiormente disabilitanti nei pazienti affetti da Sclerosi Multipla
Questo passaggio innovativo della ricerca sperimentale sui farmaci per la Sclerosi Multipla crediamo possa aprire la strada ad un nuovo percorso di ricerca volto a perseguire l’ampliamento della gamma di opzioni terapeutiche per le persone con Sclerosi Multipla, compresi i trattamenti per i sintomi più debilitanti, passo fondamentale per rendere più efficace il tentativo di alleviare l’impatto della malattia sui nostri pazienti.