Nuovo strumento per la valutazione della capacita’ respiratoria.
SNIFF NASAL PRESSURE TEST
Molte patologie neurologiche, in particolare le malattie neuromuscolari, nel corso della loro evoluzione possono determinare una progressiva riduzione della capacità respiratoria secondaria alla perdita di forza a carico della muscolatura respiratoria. Questo comporta la comparsa di sintomi che vengono abitualmente monitorati durante il follow up ambulatoriale dei pazienti e che sono variabilmente caratterizzati da insonnia e cefalea diurna nelle fasi iniziali fino a un quadro conclamato di insufficienza respiratoria con impossibilità a svolgere le abituali funzioni della vita quotidiana e necessità di supporti ventilatori non invasivi o posizionamento di tracheostomia. E’ fondamentale individure precocemente i sintomi respiratori e i primi segni di insufficienza respiratoria in modo tale da poter intervenire tempestivamente per prevenire eventuali complicanze e migliorare la qualità di vita dei pazienti.
Il metodo più comunemente utilizzato per valutare la capacità respiratoria è la misurazione della capacità vitale (CV) e delle massime pressioni inspiratorie ed espiratorie (MIP e MEP) ottenuta tramite l’esecuzione di una spirometria globale. Benché la spirometria sia un esame facilmente eseguibile nella maggior parte dei Servizi di Pneumologia, richiede piena collaborazione da parte del paziente e, soprattutto, l’integrità della muscolatura facciale al fine di ottenere una corretta valutazione della capacità respiratoria. Valori subottimali possono essere, infatti, ottenuti per incapacità del paziente ad eseguire una manovra corretta durante l’esecuzione della spirometria, a causa dell’impossibilità a mantenere le labbra perfettamente adese al boccaglio della spirometria. Negli ultimi anni sono stati studiati nuovi metodi per valutare la forza della muscolatura respiratoria che non prevedono l’utilizzo di un boccaglio. Tra questi, il metodo che attualmente viene più utilizzato è lo SNIFF NASAL PRESSURE (SNP) TEST che permette di misurare tramite un sensore posto nella cavità nasale, durante una inspirazione, la pressione esofagea o transdiaframmatica, parametro di validata utilità nella misurazione della forza della muscolatura respiratoria. E’ stato inoltre dimostrato che lo sniff nasal pressure test è più sensibile della capacità vitale nel rilevare piccole modifiche della funzionalità respiratoria, presenta una correlazione lineare alla progressione del deficit respiratorio ed è facilmente eseguibile anche in presenza di ipostenia della muscolatura facciale.
Nel nostro Centro è stato recentemente acquistato da ACeSM e messo a nostra disposizione lo strumento per eseguire lo SNP test. Si tratta di un apparecchio portatile e di semplice utilizzo che permetterà di monitorare la funzionalità respiratoria anche al letto del paziente in regime di ricovero o in ambito ambulatoriale durante le visite di follow up, con una manovra di rapida esecuzione e facilmente ripetibile ogni qual volta si ritenga necessario. Questo ci permetterà di avere un parametro oggettivo e sensibile per il monitoraggio della funzionalità respiratoria che consentirà di individuare precocemente un eventuale deterioramento della stessa e di guidare con tempestività all’intervento più mirato.
Dott.ssa Federica Cerri
Dott. Mauro Comola171