Analisi di geni e processi biologici coinvolti nella severità di malattia e nell’età all’esordio della Sclerosi Multipla Primariamente Progressiva.

Analisi di geni e processi biologici coinvolti nella severità di malattia e nell’età all’esordio della Sclerosi Multipla Primariamente Progressiva.

Commento di: G. Giacalone, C. Guaschino e F. Martinelli Boneschi (Laboratorio di Genetica delle Malattie Neurologiche Complesse – INSPE & Divisione di Neuroscienze – Ospedale San Raffaele di Milano.

Il presente articolo, che è stato pubblicato su Multiple Sclerosis Journal nel mese di Gennaio del 2015, esplora il ruolo dei fattori genetici nell’influenzare l’età all’esordio e la prognosi, calcolata come rapidità di progressione dei sintomi neurologici, in un decorso raro di Sclerosi Multipla (SM), chiamato forma primariamente progressiva. Tale decorso di malattia rappresenta un valido modello di studio della fase progressiva della malattia, essendo caratterizzato fin dall’esordio da una progressione di sintomi neurologici ed avendo una evoluzione che è meno influenzata dall’utilizzo di farmaci o da sovrapposte ricadute di malattia rispetto alla più comune forma di SM chiamata recidivante-remittente.

Lo studio è stato eseguito studiando il profilo genetico di piu’ di 500 individui affetti dalla forma primariamente progressiva, e correlando i dati relativi all’età all’esordio ed alla rapidità di progressione della malattia con i dati genetici. In particolare, il profilo genetico è stato studiato con la tecnologia array, che permette di indagare il profilo di migliaia di centinaia di varianti genetiche, chiamate polimorfismi a singola base, e di confrontare la frequenza di queste varianti nei diversi individui con caratteristiche cliniche diverse.

Nessuna variante è risultata in grado da sola di influenzare questi parametri, ma approcci di analisi integrata di piu’ fattori genetici simultaneamente hanno permesso di scoprire che geni appartenenti alle vie metaboliche, o pathways, che regolano il sistema immunitario e che rispondono allo stress ossidativo siano in grado influenzare la rapidità di progressione e la età di esordio dei sintomi. Tali scoperte aprono alla possibilità di sviluppare nuovi farmaci in grado di agire su queste vie metaboliche e di contrastare i meccanismi degenerativi responsabili della progressione della malattia e dell’accumulo di disabilità neurologica.

Pubblicato in: Multiple Sclerosis Journal 2015 Jan 12. Identification of genes, pathways and networks involved in disease severity and age at onset in Primary Progressive Multiple Sclerosis. Giacalone G, Clarelli F, Osiceanu AM, Guaschino C, Brambilla P, Sorosina M, Liberatore G, Zauli A, Esposito F, Rodegher M, Ghezzi A, Galimberti D, Patti F, Barizzone N, Guerini F, Martinelli V, Leone M, Comi G, D’Alfonso S, Martinelli Boneschi F.

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